Monday, February 12, 2018

I vini dell’Emilia Romagna

La regione emilia romagna offre un certo numero di vini rossi allegramente spumosi che si prestano in modo egregio ad accompagnare le grasse vivande di tale cucina. Questi vini sono:

  • Barbera
  • Bonarda
  • Gutturnio
  • Sangiovese
  • Lambrusco

Occorre chiarire che del vino Lambrusco esiste non un solo tipo come molti ritengono, bensì una vera e propria famiglia con caratteri differenti.

vino rosso frizzante emilia romagnaAlcuni vini Lambruschi si distinguono con il nome della località di produzione (Albinea, Fàbbrico, Maestri, Sorbara), altri con una sotto-specificazione del vitigno (salamino e graspa rossa); variano il sapore, il profumo, la stoffa.

Tra tutti questi vini rossi dell’emilia romagna primeggia il Lambrusco di Sorbara, aspretto, brioso, facile alla schiuma, in grado di aiutare anche le digestioni più difficili, dolcemente profumato alla viola, asciutto o amabile sulla vena.

Il vino Sangiovese discende dal vitigno toscano sangioveto, lo stesso che entra nella composizione del vino rosso Chianti. Fino a tredici gradi, asciutto o abboccato, vena amara, singolare freschezza, odore di mammola, con l’invecchiamento sale al rango di bevanda d’arrosto.

Tipico delle tre province di Bologna, Ravenna e Porli, manifesta pienezza di caratteri nelle zone di Predàppio, Cesena e Rimini.

Pare che il vino Sangiovese piacesse pure all’astemio Benito Mussolini, come si desume da una vecchia fotografia in cui si vede il duce sorseggiare un bicchierotto di Sangiovese.

Il vino Gutturnio, esclusivo della provincia di Piacenza, sboccia dal connubio delle uve barbera e bonarda rivelando gusto ammandorlato, “bouquet” di lampone e fragola con pepatura di garofano, alcoolicità sui dodici gradi. Il nome è di fantasia e non ha nulla in comune con il gutturnium romano, speciale coppa adoperata per bere il cosiddetto bicchiere della staffa.

lambrusco <a href=vino rosso frizzante emilia romagna” width=”268″ height=”188″ />Giunge da Ziano,  i vini Carpaneto, Castel San Giovanni, Gropparello, Vigolzone, Castell’Arquato. L’ultima località richiama alla memoria il nome di Paolo III, grande estimatore di vini bianchi e rossi, che in un banchetto in onore della regina di Navarra troncò una dotta disquisizione sui vini tra i cardinali Contarini e Sandoneto, chiamando il bottigliere e ordinandogli: « Portateci di quello di Castell’Arquato, il solo degno di cotanti ingegni».

Il più celebre vino bianco della regione emilia romagna è l’Albana, dodici-tredici gradi, sapido, odoroso di gigli, nei tipi asciutto, amabile, dolce, che non permette eccessive confìdenze in quanto a berne troppo taglia le gambe. Lo incontriamo nelle stesse province del Sangiovese; il migliore vino viene da Bertinoro.

A tale proposito si ricorda che Galla Placidia, sorella dell’imperatore Onorio, arrivando un giorno in questa cittadina ricevette dalla popolazione affettuose accoglienze insieme a offerte di prodotti locali: vino, frutta, pane. La principessa bevve e ribevve il vino e alla fine, quasi ebbra, levando in alto il rustico boccale, esclamò: « Vorrei berti in oro! ». Vero o no, l’aneddoto risulta ben congegnato.

vini dell emilia romagna LambruscoTra i migliori vini dell’emilia romagna troviamo il vino Trebbiano in Romagna e nel Piacentino; qui si ha pure un Trebbianino, un vino meno alcoolico e impegnativo, ma fìne e garbato. Ancora della provincia di Piacenza vanno segnalati il vino Muller Thurgau di Ziano e il vino bianco Malvasia di Seminò, l’uno e l’altro da pesce.

Vini da dessert sono il Brachetto di Albarola, il Vinsanto di Soragna, la Malvasia di Vigolo Marchese, il Filtrato di Lancellotta, il vino Bianco di Scandiano una volta chiamato per antonomasia vino sciampagnino italiano, e la Malvasia di Maiàtico.

Questa fu assaggiata da Garibaldi che la trovò di gusto delicato e volle coltivarla a Caprera. Dopo anni di cure ne ricavò, con grande delusione, un vinello acidulo e scadente.

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